Pochi giorni fa, il 5 maggio, sono 33 anni che Bobby Sands se n’è andato, dopo lo sciopero della fame nel lurido “carcere di massima sicurezza” di Long Kesh. Da allora, assieme ai suoi compagni che morirono la sua stessa morte, è stato costantemente tirato per la giacca, ultimamente persino dai neofascisti italiani di Casapound & company; ma vorrei ricordare, assieme a lui, alcune sue parole inequivocabili:
”Ero soltanto un ragazzo della working class proveniente da un ghetto nazionalista, ma è la repressione che crea lo spirito rivoluzionario della libertà. Io non mi fermerò fino a quando non realizzerò la liberazione del mio paese, fino a che l’Irlanda non diventerà una, sovrana, indipendente, repubblica socialista.”
Di canzoni su Bobby Sands ne sono state scritte parecchie; però, nella sua cella a Long Kesh, Bobby Sands scriveva. Quasi sempre sui rotoli della carta igienica, servendosi del refill di una biro. The Rhythm of Time, scritta poco prima dell’inizio dello sciopero della fame (il 1° marzo 1981) è una di queste; è stata poi musicata e cantata dal cantautore irlandese Damien Dempsey.
C’è qualcosa dentro ogni persona,
la conosci questa cosa, amico mio?
Resiste ai colpi da un milione d’anni,
e così resisterà fino alla fine.Sorse quando il tempo ancor non c’era
e crebbe, poi, dalla vita stessa,
tagliò del male i viluppi asfissianti
come una lama che recide ardente.Accese fuochi ove fuoco non c’era
incendiando l’animo dell’uomo,
temprò in acciaio cuori già di piombo
fin dal tempo in cui il tempo iniziò.
In alcuni punti il linguaggio tenuto potrà apparire un po’ antiquato; ma sono gli stessi punti in cui il testo originale, scritto col refill di una biro su un pezzo di carta igienica, in cella a Long Kesh, è pure e volutamente solenne, rifacendosi come si rifà alla tradizione della poesia e della canzone di lotta irlandese in lingua inglese.
Sta dentro ai cuori degli eroi periti,
urla di fronte agli occhi dei tiranni,
ha asceso fino le più alte vette,
vola abbagliante attraverso i cieli.Viene e dà luce alla prigione oscura,
la sua potenza romba come un tuono,
è il Pensiero Indomabile, amico mio,
quel Pensiero che dice: Ho ragione!
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