Keny Arkana, la rapper delle periferie di Marsiglia racconta questi tempi moderni in una delle sue canzoni più belle: Ils ont peur de la liberté.
Ci hanno offerto menzogne, e indovina chi se ne serve?
là dove si prega la congiuntura, dove si venera l’economia
dove ci sono pochi Esseri Umani tra gli “Esseri Economici”
dove costruiscono le loro stesse prigioni, in nome della sicurezza
Compagno… hanno paura della libertà.Hanno paura della libertà!
Vorrebbero educarci, loro, che mancano di saggezza
Loro, che senza interesse non sanno fare un solo gesto!
Ci parlano di rispetto, ma minano la nostra Terra,
dicono di battersi per la Pace, e perciò fanno la guerra
Compagno, combatti il dubbio, perché gli piacerebbe corromperti
sbarrarti la strada, o convincerti che è troppo lunga
Non ascoltare altro che il tuo intuito, seguilo sempre
Cammina con la Fede, la Fortuna è dalla tua parte!
Ci insegnano la Paura, per tenerci prigionieri nei loro recinti
Facciamo brillare le nostre differenze! perché il loro cielo è oscuro!
Segui la tua Strada, ciascuno la sua!
Diffida dei tempi moderni, che fabbricano gli esseri umani in catena!
Ci vorrebbero mettere dei chip nella carne
ripulire le città dagli emarginati,
Creature d’argilla, che si vendono per poco!
Dite ai Figli del Sistema, che sono figli della Terra,
e che i Figli della Rabbia non sono Figli della Guerra!
Come ci ricorda il nostro Marco Valdo M.I. sulle orme di Carlo Levi la “paura della libertà” è alla base di ogni sottomissione a un regime, ad un autorità, ad un uomo della Provvidenza, a un mercante di sogni o di illusioni.
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