E’ morto oggi a Torino il cantante, cantautore e politico piemontese Gipo Farassino. Aveva 79 anni.
Lo ricordiamo con Ballata per un eroe, un testo bellissimo del 1969. Gipo Farassino, piemontese, chansonnier eccelso e traduttore di Brassens in piemontese. Considerato, a suo tempo, una sorta di anarchico. Poi, a un certo punto, s’è dato alla Lega Nord, quel partito che non abbiamo, altrove, esitato a definire nazista, e che non esitiamo nemmeno adesso. Dicono che negli ultimi anni si sia defilato anche dalla Lega; meglio comunque così. Fortunatamente i testi e le canzoni, a un certo punto, prendono un’altra strada, o rimangono sulla strada che avevano.
Partire partirò partir bisogna
Cacciando in fondo al cuore la vergogna
Di appartenere a un gregge muto e vile
Che non sa dir di no ad un fucilePartire partirò e un cappellano
Con un sorriso mesto nella mano
Mi porgerà un’immagine e un addio
Nel nome intemerato del buon DioLo squillo sgangherato di una tromba
Ed il fragore della prima bomba
Per quanto possan essere potenti
Non copriranno il batter dei miei dentiE all’ordine imperioso dell’attacco
indietro resterò da buon vigliacco
E sconterò alfine la mia pena
Crepando con sei palle nella schiena
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