Oggi è il compleanno di Peter Gabriel. Vabbé, direte, mica lo conoscete, non siete invitati alla festa.
D’accordo, è solo un pretesto per tirare fuori una vecchia canzone del 1982. Si intitola Wallflower (Tappezzeria) e c’è chi dice sia stata scritta per Nelson Mandela, secondo altri invece è basata sul trattamento riservato ai prigionieri politici in Argentina. Il brano è stato eseguito al concerto per Amnesty International del 1990 (subito dopo la caduta del regime di Pinochet) a Santiago del Cile nello stesso stadio in cui i militari massacravano gli oppositori politici. Peter è solito riproporre questo brano nei suoi concerti in Cile accompagnato dagli Inti Illimani.
Comunque la canzone è universale ed è di una bellezza unica. Riascoltatela, anche nella bella versione orchestrale che Gabriel ha riproposto nel suo ultimo album.
1 m x 1m da parete a parete
scuri alle finestre, niente luce
pavimento umido, letto umido
tentano di farti impazzire, di farti andare fuori di testaE ti danno in pasto porcherie e bugie
per abbassare le tue difese – nessun compromesso,
niente che tu possa fare, e il giorno può essere lungo
la tua mente fa gli straordinari, il tuo corpo non è troppo robusto
resisti, resisti, resisti, resisti
ti mettono in una specie di scatola in modo che non ti sentano
ma fai che la tua mente non si spezzi e che non ti dissuadanoResisti
hai giocato d’azzardo con la tua vita
e affronti la notte da solo
mentre i costruttori di gabbie
dormono con pallottole, spranghe e pietre
non vedono il tuo cammino verso la libertà
che costruisci col sangue e con le ossa
Commenti recenti