E’ la più triste notizia che si possa dare, ma purtroppo dobbiamo farlo.
Gian Piero Testa, collaboratore storico di questo sito e anima della “Sezione Greca”, con decine di traduzioni magistrali, ci ha lasciati stanotte per una gravissima e rapidissima malattia.
A chi lo ha conosciuto di persona restano non uno, ma diecimila ricordi; a chi non lo ha conosciuto resta la sua opera che questo sito si occuperà ancor più di mettere in risalto e di valorizzare come merita.
Che per Gian Piero, innamorato della Grecia, della sua cultura e della sua lingua, risuoni giustamente il grido: ΑΘΑΝΑΤΟΣ !
Αυτά είναι τα θλιβερότατα νέα που μπορούμε να δώσουμε, αλλά, δυστυχώς, πρέπει να το κάνουμε.
Ο Τζαν Πιέρο Τέστα, ιστορικός συνεργάτης αυτής της ιστοσελίδας και ψυχή του “Ελληνικού Τμήματος” με δεκάδες εξαιρετικών μεταφράσεων, μας άφησε χρόνους απόψε λόγω μιας βαριάς και ξαφνικής ασθένειας.
Γι’ όλους αυτούς που τον έχουν γνωρίσει μένουν μυριάδες θυμήσεων. Γι’ αυτούς που δεν τον έχουν γνωρίσει, μένει το έργο του, που η ιστοσελίδα αυτή θα μελετάει να του δίνει την αξία και την προβολή που αξίζει.
Για τον Τζαν Πιέρο, ερωτευμένο με την Ελλάδα, την κουλτούρα και τη γλώσσα της, ας ηχήσει η φωνή· ΑΘΑΝΑΤΟΣ !
- Un ricordo da ecoinformazioni Como
- Per Gian Piero che oggi ha raggiunto la sua Itaca, dopo un cammino pieno di avventure, pieno di conoscenze
- Per Gian Piero Testa
L’autrice del ritratto di Gian Piero Testa è una giovane greca, Louiza Vradì, studentessa di Belle Arti, che l’ha tratto da una sua fotografia.
Oltre alle numerosissime introduzioni e traduzioni ospitate sul sito, su questo blog abbiamo pubblicato due articoli di Gian Piero: Qui (ancora) Politecnico e La Grecia è in svendita.
Tu pensa che con quella gatta ci abbiamo dormito io e la Daniela insieme, una delle volte che siamo stati da lui. Il dizionario sul tavolo è il “suo” Babiniotis, che usava sempre. L’altro libro, quello giallo, è il Λεξικό της πιάτσας – Αργκό (Lessico di piazza – Argot) di Evangelos Papazachariou, che vidi per la prima volta a casa sua e di cui poi mi fece avere una copia per tramite della Dilillo. Solo per dire alcuni dei “diecimila ricordi”. Aveva una bellissima casa, Gian Piero, piena di libri e di gatti…