Si crede generalmente che la distorsione dell’inno nazionale in chiave antimilitarista sia nata con Jimi Hendrix e il suo Star-Spangled Banner eseguito a Woodstock nel 1969. Sbagliato. È nata nel 1914, poco prima dello scoppio della I guerra mondiale, quando Alberto Savinio, pittore, scrittore e compositore fratello del grande Giorgio De Chirico, compose L’exécution du général per pianoforte solo, distorcendo e frammentando “Fratelli d’Italia”.
E chissà che Jimi Hendrix, che era un musicista di prim’ordine, non abbia avuto presente questa cosa che il nostro sito è lieto di riproporre tra centenari vari di “grandi guerre”. Ad essere precisi, nel 1914 il “Canto degli Italiani” non era ancora l’inno nazionale italiano (lo è stato per decenni “de facto”, ma ufficialmente lo è solo dal 23 novembre 2012!), ma aveva comunque una funzione di canto patriottico nazionale.
Savinio, Alberto Savinio, il fratello di De Chirico. Grande pittore, ma non tutti sanno che è un bravissimo musicista. Beh, lui nel ’14, ancor prima, ancor prima che scoppi la guerra, compone questa Esecuzione del generale.
È un pezzo che dura quarantacinque secondi; l’arte riesce, in quarantacinque secondi a offrire una situazione di un peso specifico straordinario, l’esecuzione di un generale, e c’è questo inno d’Italia che è frammentato. Come scoppia l’inno d’Italia. E questa qui è la visione che quasi più unisce l’arte di Savinio.
Carlo Perrucchetti
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