Antiwar Songs Blog
il Blog delle Canzoni contro la guerra
Browse: Home / 2019 / Novembre / 29 / 100 canzoni in Yiddish. יידישע לידער 100.

100 canzoni in Yiddish. יידישע לידער 100.

By Antiwar Songs Staff on 29 Novembre 2019

I cosiddetti “negazionisti”, quelli che negano siano mai esistiti Auschwitz, Treblinka, Mauthausen, Bergen-Belsen, Terezín, i forni e le camere a gas, sono -per così dire- titolari anche di un mistero linguistico. Dovrebbero, infatti, spiegare che cosa ne sia stato dell’antica lingua yiddish, il “giudeo-tedesco” parlato dagli ebrei dell’Europa orientale fin dal Medioevo. Nel 1939, ad esempio, in Polonia la parlavano oltre due milioni di persone; adesso non ne rimane praticamente nessuno. Ad occhio e croce, nel 1945 ne mancavano all’appello un sei o sette milioni di parlanti, contando anche quelli che erano emigrati altrove, principalmente in Nordamerica. Semplicemente, lo yiddish è stato eradicato dall’Europa; punto e basta. Sopravvive esclusivamente negli Stati Uniti, in Canada, e in Israele (dove è parlato pressoché totalmente da alcune comunità “ultraortodosse” che si rifiutano di riconoscere l’ebraico, idioma sacro, come lingua ufficiale dello stato). Nel 1939 era la lingua materna di circa dodici milioni di persone; città intere dell’ex Impero Russo parlavano yiddish fino all’80%, come Berdyčev nell’attuale Ucraina. Attualmente, le statistiche sono controverse; nel periodo che va dal 1986 al 1991 sembra che ancora fosse parlata da circa un milione e mezzo di persone, ma il numero va al ribasso. Lo Yiddish è stato sterminato e gassato dai nazisti; quel che ne è rimasto, è stato gassato dall’inglese.

Possedeva un ricchissimo patrimonio culturale, la lingua Yiddish. Una grande e variegata letteratura popolare e autoriale. Ha un premio Nobel, Isaac Bashevis Singer, che scriveva originariamente in Yiddish; un grande teatro e, quel che qui più ci interessa, una sterminata rassegna di canti e canzoni, popolari e d’autore. La sezione Yiddish del nostro sito raggiunge oggi, 29 novembre 2019, il traguardo delle cento canzoni, equivalenti -secondo le statistiche- allo 0,3% delle canzoni presenti in tutto questo mare magnum che è “Canzoni Contro la Guerra”. E’ la diciottesima lingua che lo raggiunge. Sembrerebbe un traguardo pressoché insignificante; ma l’importanza di questa sezione va ben al di là della sua stessa consistenza quantitativa. Vi si trovano, oltre alle canzoni popolari o comunque anonime, autori come Mordechai Gebirtig, Hirsh Glik, Shmerke Kaczerginski, Morris Rosenfeld, Abraham Sutzkever. Vi si trova, più che altro, tutta la Storia non solo di una comunità, della sua vita e della sua morte, ma anche -in gran parte- dell’intera Europa moderna e delle sue tragedie, espresse in forme originali e in una lingua la cui espressività è assolutamente mirabile.

Ci si aspetterebbe forse che queste 100 canzoni parlassero quasi esclusivamente della Shoah, dell’Olocausto, dei lager, delle rivolte nei ghetti, della Resistenza ebraica; una raccolta, come dire, di cento Zog nit keynmol (forse la più famosa canzone in yiddish). Tante ne parlano, è vero. Ma la canzone in Yiddish non è solo questo. E’ canzone anche di lotte sociali e politiche, di amore, di tragedie del lavoro (come Mayn rue plats, il capolavoro di Morris Rosenfeld e, mi sia permesso di aggiungere, tra le più belle canzoni in assoluto dell’intero sito), di ogni cosa. Nella sezione Yiddish del nostro sito abbiamo voluto rappresentarla, possibilmente, nella sua interezza. Dando conto di tutto ciò che essa ha registrato e trattato, e sicuramente al di là della recente “moda museale” della cosiddetta “canzone kletzmer”, attinente oramai (e, purtroppo, per forza di cose) più al folklore. E’ pur vero che anche la nostra sezione è una sorta di museo tematico; ma un museo che abbiamo voluto trattare, e che continueremo a trattare, come una raccolta di cose vive e vegete, non di cimeli del passato da esporre ai visitatori.

Anche e soprattutto per questo, la lingua Yiddish, che abbiamo la fortuna di conoscere discretamente bene, è stato trattato come una lingua viva, e non come l’esotico e sconosciuto mezzo di espressione del “kletzmer” (parola che significa “strumento musicale”). Per prima cosa riportandola sempre nell’alfabeto in cui si scrive, un alfabeto ebraico adattato, e non esclusivamente in trascrizioni più o meno “fantasiose”. Una sezione che ci è costata, non di rado, lacrime e sangue, e intere nottate insonni per compilare le varie pagine (spesso i testi in alfabeto originale sono assenti, e li abbiamo ricostruiti da trascrizioni). Spiegando, poi, il vero significato di alcune parole, espressioni, modi di dire. Anche parlando degli argomenti più terribili e tragici, lo Yiddish è una lingua che trasuda sempre ironia e dolcezza. Può darsi che, in tutto questo lavoro, qualcosa ci sia sfuggito, o che abbiamo commesso degli errori; ma fecimus quod potuimus. Ogni pagina di questo sito, del resto, è aperta e lo rimane per sempre.

Non finirà qui, ovviamente. Tanto c’è ancora da fare, come per ogni canzone, per ogni sezione, per ogni lingua rappresentata in questo sito. Per ogni storia e per ogni persona. Le canzoni sono storie di persone e di Storia. Non sappiamo e non possiamo sapere che cosa ne sarà, in futuro, dello Yiddish. Se continuerà ad essere una lingua viva, o se passerà nel novero delle lingue morte lasciando tutto il suo patrimonio ad un’umanità che di umano ha avuto poco o niente. Noialtri, nel frattempo, continuiamo ad effettuare il nostro trasbordo di voci e di memoria, che non è quella delle varie, e spesso vuote, “giornate” che lasciano il tempo che trovano. Al tempo diamo una spinta, e una spinta che vorremmo di vita.

Nell’immagine: la lettera scritta dalla vedova Rachel Zussman, da Gerusalemme, a suo figlio Moyshe, al Cairo. Risale al 1560 e è il primo documento completo redatto interamente in yiddish.

ריקאַרדאָ װענטורי.

Posted in Articoli, Canzoni, General, Percorsi | Tagged Yiddish

Antiwar Songs Staff

« Previous Next »

Visita il sito

Il blog di Canzoni contro la guerra. Visita il sito per le ultime novità e per inviare nuove canzoni o commenti.

Canzoni contro la guerra

Pages

Categorie

  • Album
  • Anniversari
  • Appelli
  • Articoli
  • Artisti
  • Canzoni
  • CCG Fondamentali
  • Citazioni
  • Classica
  • General
  • In ricordo
  • Infrastruttura Web
  • Media
  • Percorsi
  • Poesie

Tags

11 settembre 2001 A/I Alberto Savinio Alessio Lega Amore Anarchia Andrea Buffa antifascismo antimilitarismo Argentina Beatles Berlino Est Bertrand Cantat Bob Dylan Boris Vian Bretagna Bruce Springsteen Carlo Levi Catalogna Caterina Bueno Chiara Riondino Cile Claudio Lolli Davide Giromini Dialetti disertori Eduardo Galeano Erotismo Erri De Luca Etiopia Fabrizio De André Federico Garcia Lorca femminicidio Francesco Guccini Frank Zappa galere Gian Piero Testa Ginevra Di Marco Giovanna Marini Grande Guerra Grecia Guerra civile spagnola Guerra d'Abissinia Hip-Hop Hitler Inni Intervista Iraq Jimi Hendrix Joe Strummer John Lennon José Afonso Jugoslavia Killah P Kobanê Kurdistan Lampedusa Leon Gieco Libertà libertà di espressione Libri Lou Reed Luca Rapisarda Marce militari Marco Rovelli Marco Valdo M.I. Mauro Pagani Mercedes Sosa Mussolini New York Nikos Xylouris No TAV Obama Palestina Parlano di noi Pete Seeger Piemonte Politecnico 1973 Polonia Primavera di Praga razzismo Repressione poliziesca Resistenza Robin Williams Rocco Rosignoli Rodolfo Graziani Sacco e Vanzetti Shoah Sicilia Siria Spagna Sudafrica Susanna Parigi The Gang The Velvet Underground Vietnam Violeta Parra Woody Guthrie Yiddish Zabranjeno Pušenje

Commenti recenti

  • Riccardo Venturi su Le vie dei canti
  • Fulvia Ercoli su Perché un blog
  • sergio falcone su Vent’anni dopo. La pagina di Auschwitz cambia pelle
  • L'Anonimo Toscano del XXI Secolo su Dove nascono le CCG
  • Luca Monducci su Dove nascono le CCG

Cerca

Archivio

  • Marzo 2025
  • Marzo 2024
  • Dicembre 2023
  • Marzo 2023
  • Febbraio 2023
  • Agosto 2022
  • Novembre 2021
  • Maggio 2021
  • Marzo 2021
  • Febbraio 2021

RSS Ultime canzoni pubblicate sul sito

  • سلام لغزّة
  • سلام لغزة
  • Figlia di guerra
  • Senza permesso
  • Intifada
  • Guerra
  • Joker
  • Mommy and Daddy (Alternate Version)
  • Saigon ist frei
  • Last Train From Mariupol

Sostieni A/I

Autistici/Inventati

Sostieni Autistici/Inventati

Una piccola donazione può fare la differenza!

Meta

  • Registrati
  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Copyleft © 2025 Antiwar Songs Blog.

Powered by WordPress, Hybrid, and Hybrid News.