Un nuovo album di Leonard Cohen è sempre un evento. Se poi arriva per festeggiare gli 80 anni, a soli due anni di distanza dal precedente fortunato capitolo (Old Ideas) è veramente una piacevole sorpresa… Il disco si intitola Popular Problems.
“L’atmosfera in cui siamo immersi passa anche sotto le porte tanto è sottile e velenosa. Viviamo prigionieri di un senso di paura e di sconfitta, minacciati da forze oscure che modificano le nostre vite. Tutti soffriamo, tutti siamo impegnati in una lotta per il rispetto reciproco. Dobbiamo cominciare a riconoscere che il nostro dolore è uguale a quello degli altri, che la nostra battaglia è legittima quanto quella dei nostri nemici. Siamo frutto delle circostanze, liberi e prigionieri in tempi diversi. Quanto alla cifra politica, sono anni che cerco di averne una – che nessuno ha mai decifrato”.
Leonard Cohen, da un’intervista di Giuseppe Videtti, inviato de la Repubblica a Londra.
Ho visto gente morire di fame
Eccidi, stupri
I villaggi bruciati
E loro in fuga
Non potevo incontrare i loro sguardi
Fissavo le mie scarpe
Era acido, era tragico
Quasi come il blues
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