Come avrete notato in questi ultimi due giorni il sito e il blog delle Canzoni contro la guerra, ospitati dai server del collettivo Autistici/Inventati non sono stati raggiungibili. E non per colpa di problemi tecnici o di normale manutenzione ma a causa di un vero e proprio attacco informatico. Si è trattato di un DDoS (Distributed Denial of Service), un attacco che consiste nel dirigere un enorme flusso di traffico fasullo contro l’obiettivo per saturare l’infrastruttura e quindi impedire il funzionamento dei servizi offerti. In questo modo il server non può più rispondere alle richieste di visualizzazione di pagine web, di scaricamento della posta e via dicendo.
Naturalmente non sappiamo chi sia il responsabile di questo attacco, se si tratti di semplici aspiranti cracker che se la prendono con il server indipendente perché rappresenta un obbiettivo più facile rispetto ai grandi server commerciali o se ci sia una motivazione politica. Invitiamo anche i nostri visitatori a visitare il blog ufficiale del collettivo per rimanere aggiornati sulla questione.
Da parte nostra confermiamo che continueremo ad essere ospitati e a sostenere autistici / inventati, un progetto di cui condividiamo i principi e la filosofia e siamo sicuri che i compagni di A/I sapranno mettere a punto un sistema per difendersi al meglio.
Ed ora si continua…
Da parte mia, lancio immediatamente contro gli autori del ddos il terribile conte Arnau col suo cavallo infernale e i cagnacci satanici. Mo’ so’ cazzi loro.
Dear Antiwar Songs Staff,
In recent days, I have been actively posting songs and translations to your webpage at antiwarsongs.org. My posts have included five new contributions to Günter Grass’s pamphlet “What must be said”, an English translation on March 12, and two days later translations in Finnish, French, Spanish, and Norwegian. Since these were the first responses to Grass’s poem after the spring of 2012, and – more importantly – as they seem to coincide with the time of the server attack, I just wonder if I managed to poke the bear with my contributions.
Yours sincerely
Juha Rämö