Grandi buste di plastica, la quotidiana invisibilità di chi ha attraversato i deserti del mondo e attraversa adesso il gelido deserto della nostra ostilità. È Deserto di Luca Rapisarda e Davide Giromini, dal nuovo album Rivoluzioni sequestrate in corso di inserimento nel sito.
E così attraversiamo la sabbia,
E siamo già miraggio in questo deserto
Viaggiamo con enormi buste di plastica
Viaggiamo con enormi buste di plastica.Documenti in tasca non ne ho
Ma una ragione per difendermi e tentare.E così attraversiamo la nebbia,
È inverno ormai, l’Emilia sembra Siberia
Insieme a noi le grandi buste di plastica
Insieme a noi le grandi buste di plastica.Documenti in tasca non ne ho
Non c’è ragione per difendersi e scappare.E così attraversiamo la sabbia,
E così attraversiamo la nebbia,
E così attraversiamo l’Italia,
Attraversiamo l’Italia,
Attraversiamo l’Italia.
Le enormi buste di plastica di questa breve, ma enormemente densa canzone scritta da Luca Rapisarda per Rivoluzioni sequestrate, le vediamo tutti i giorni, nelle nostre città. Sono i contenitori di tutto ciò che resta a degli esseri umani, del loro invisibile quotidiano. Buste che hanno attraversato il deserto, hanno attraversato la Libia che ora si vorrebbe invadere dopo averla consegnata al caos e alla squisita creazione neocolonialista chiamata ISIS, e che attraversano l’Italia, paese sempre più ostile e freddo. Una canzone fatta di poche immagini, ma tutte terribilmente esatte e raggelanti. Non ci sarebbe una ragione per difendersi e scappare, eppure ce ne sono mille, nessuna delle quali siamo in grado di capire sebbene anche noi, un tempo, abbiamo viaggiato per i deserti del mondo con valigie legate con lo spago. La memoria è andata, e gli occhi sono chiusi. [RV]
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