Sono note le controversie suscitate dai versi di “O Gorizia tu sei maledetta” mezzo secolo orsono (era il 1964) nel corso dello spettacolo messo in scena dal Nuovo Canzoniere Italiano per il Festival dei Due Mondi di Spoleto.
[Michele Straniero], avendo sostituito nell’esecuzione di O Gorizia tu sei maledetta Sandra Mantovani, vittima di un abbassamento di voce, cantò infatti una strofa non prevista (Traditori signori ufficiali / che la guerra l’avete voluta/ scannatori di carne venduta / e rovina della gioventù) che suscitò in sala la reazione di un ufficiale e di talune signore impellicciate, mentre nelle serate successive lo spettacolo sarebbe stato costantemente disturbato da gruppetti di fascisti. Quello scandalo al centro dell’interesse giornalistico per oltre una settimana sarà peraltro il miglior lancio per I Dischi del Sole, che potenziano così la loro presenza politico-culturale nel paese.
(Cesare Bermani, da A – rivista anarchica)
Quel “Bella Ciao” curato da Roberto Leydi e Filippo Crivelli su proposta di Nanni Ricordi, su testi di Franco Fortini con un cast composto da Caterina Bueno, Maria Teresa Bulciolu, l’ex-mondina Giovanna Daffini, Giovanna Marini, Sandra Mantovani, Silvia Malagugini, Cati Mattea, il Gruppo Padano di Piàdena, Michele L. Straniero, Gaspare De Lama, portò sul palco borghese del Teatro Caio Melisso canti e musiche di contenuto politico, amoroso, religioso, ballate, strambotti licenziosi, canti di lavoro, di carcere, di emigrazione, rivelando la presenza del mondo popolare.
Pubblicato l’anno successivo, il disco “Le Canzoni di Bella Ciao” consacrò un duraturo stile di riproposta del folk, che era stato preceduto dall’esperienza torinese del Cantacronache e dalle ricognizioni di Lomax e Carpitella. In occasione del cinquantenario dello spettacolo originale, nasce l’idea di uno spettacolo (originariamente un’unica rappresentazione l’11 giugno presso la Camera del Lavoro di Milano) e di un Convegno di studi all’Università Statale, che ridiscuteva quell’importante tappa della storia culturale del nostro Paese. Dalla data unica si è passati a una serie di concerti che nello scorso aprile hanno attraversato città del Nord e del Centro (per l’estate è già previsto un altro tour, che prevede, tra le altre date, il 23 giugno a Ravenna Festival, il 14 agosto a Concerti nel parco a Roma, il 9 ottobre a Reggio Emilia) ed è stato realizzato il disco “Bella Ciao”, pubblicato da Materiali Sonori.
Per una dettagliata recensione e intervista con i protagonisti del nuovo “Bella ciao” rimandiamo al completissimo articolo su Blogfoolk (da cui abbiamo ripreso questa introduzione). Segnaliamo qui la scaletta del disco in uscita con i link alle canzoni presenti sul nostro sito:
La Lizza delle Apuane
Bella Ciao (delle mondine)
Bella ciao (partigiana)
Povere filandere
Tutti mi dicon Maremma
Porta Romana
Amore mio non piangere
Sant’Antonio a lu desertu
Son cieco e mi vedete
Cade l’uliva
La Lega
No mi giamedas Maria
Stornelli mugellani
Mia mamma veul che fila
O Gorizia
La mamma di Rosina
Addio a Lugano
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