Amarcord CCG

CCG 2003

Nella nostra homepage da tempo campeggia la scritta

Canzoni contro la guerra – Anti War Songs è on line dalla sera del 20 marzo 2003, giorno in cui sono cominciati i bombardamenti statunitensi sull’Iraq.

ed è assolutamente vero. Il sito fu effettivamente messo on line quella sera. La raccolta era iniziata sui newsgroup dedicati a Guccini e a De André (ebbene sì all’epoca esistevano i newsgroup ed erano luoghi virtuali molto frequentati in cui si svolgevano discussioni interessanti…) qualche tempo prima, intorno al 15 febbraio, giorno della mobilitazione mondiale contro la guerra. Mobilitazione enorme, che spinse il New York Times a definire il movimento pacifista «la seconda potenza mondiale», ma che ebbe ben pochi effetti visto che la guerra iniziò un mese dopo con i brillanti risultati che possiamo ammirare ancora oggi.

Interessante però sapere che cosa andò effettivamente on line quella fatidica sera. La prima raccolta di canzoni sui newsgroup consisteva in 600 canzoni (le cosiddette CCG primitive includono anche il “Postribolo” e altri “extra” per un totale di 604) che però non furono subito messe interamente on line. Anzi alcune furono dimenticate e inserite nel sito solo anni dopo.

Grazie alla spettacolare WayBackMachine, di Internet Archive, una biblioteca che raccoglie dei “fermi immagine” dei siti internet e li archivia in modo che sia possibile vedere la storia di ciascun sito e recuperare pagine che vengono cancellate o modificate, siamo andati a vedere come si presentavano le CCG nelle prime settimane di vita.

La prima “instantanea” relativa al sito delle Canzoni Contro la Guerra (allora ospitata nel server del Prato Linux User Group) è datata 8 aprile 2003, quindi poco più di due settimane dopo la nascita delle CCG. Il conteggio delle canzoni (la frase è rimasta uguale!!) era:

L’archivio contiene 514 canzoni di 261 autori diversi e 296 versioni, traduzioni e commenti

Dato che ci stiamo avvicinando a 25 000 canzoni possiamo dire che in quasi tredici anni ne abbiamo fatta di strada. Anche i commenti erano un po’ scarni. Ad esempio nella pagina della CCG #1, rinominata “Le Dèserteur” (con un accento grave anziché acuto che circa un anno dopo farà sobbalzare sulla sedia un certo Riccardo Venturi, spingendolo a diventare un amministratore a tempo pieno) si leggeva come introduzione:

Scritta ai tempi della guerra in Algeria, interpretata originariamente da Mouloudji e trasmessa per la prima volta dalla radio Europe 1. Subì ogni sorta di censura da parte delle autorità francesi, finché, nel 1966, con lo sviluppo delle protest songs, non venne ripresa da Peter, Paul and Mary. Innumerevoli sono le versioni in altre lingue.

ma di queste innumerevoli versioni ne erano riportate solo 7 o 8…

Quello che si può apprezzare è che la grafica non è poi cambiata tantissimo. Secondo la memorabile definizione di un giovane fan di Shakira, una “grafica orribile, tipo i siti che si facevano 10 anni fa”. Non cerchiamo la gloria, ma la nostra ambizione è invecchiar bene, anzi, direi… benone… che dite? ci siamo riusciti?

One response to “Amarcord CCG”

  1. si, ci siete riusciti!